IL PROGETTO "LA GESTIONE DEI TUMORI GASTROESOFAGEI"

Nello scenario attuale dei trattamenti oncologici si sta assistendo ad un cambiamento importante grazie all’uso dell’immunoterapia per diverse tipologie di carcinoma, tra cui quello gastroesofageo.

Dopo le novità, ormai consolidate e condivise dal Congresso ASCO 23, questo progetto propone lo sviluppo di un percorso educazionale atto a creare e consolidare cultura indirizzata all’impiego dei nuovi biomarcatori di efficacia e di appropriatezza, soprattutto considerando le ultime evidenze emerse dal Congresso ESMO 2023 e ASCO GI 24.

L’obiettivo è quello di creare un documento di Consenso tra esperti nell’ambito della gestione dei tumori gastro esofagei, che sia una base per un programma educazionale e di aggiornamento.


RAZIONALE

Realizzazione di una Consensus sul percorso diagnostico-terapeutico del tumore gastroesofageo la quale genererà UN DOCUMENTO DI CONSENSO SULLA GESTIONE DEI TUMORI GASTROESOFAGEI


METODOLOGIA DI PROGETTO: DELPHI PANEL SEMPLIFICATO

Il Progetto La Gestione dei Tumori Gastroesofagei Nello scenario attuale dei trattamenti oncologici si sta assistendo ad un cambiamento importante grazie all’uso dell’immunoterapia per diverse tipologie di carcinoma, tra cui quello gastroesofageo. Dopo le novità, ormai consolidate e condivise dal Congresso ASCO 23, questo progetto propone lo sviluppo di un percorso educazionale atto a creare e consolidare cultura indirizzata all’impiego dei nuovi biomarcatori di efficacia e di appropriatezza, soprattutto considerando le ultime evidenze emerse dal Congresso ESMO 2023 e ASCO GI 24. L’obiettivo è quello di creare un documento di Consenso tra esperti nell’ambito della gestione dei tumori gastro esofagei, che sia una base per un programma educazionale e di aggiornamento. impiega un metodo Delphi semplificato (1).

Il metodo Delphi è uno strumento raccomandato nel contesto scientifico come un mezzo affidabile per determinare il livello di consenso di un definito problema clinico.

Il metodo è un processo interattivo che utilizza una progressione sistematica di votazioni per determinare il consenso all’interno di gruppi di esperti dove esiste uno scarso livello di evidenza clinica e dove quindi le opinioni risultano importanti.

Il metodo Delphi semplificato consiste di 2 passaggi: nel primo round di votazioni vengono messi ai voti gli statements, mentre il secondo round è riservato solo a quegli statements che non hanno raggiunto il cut-off deciso in precedenza e che vengono rimessi in votazione, in fase di Webconference (novembre), con una nuova formulazione.

Un cut-off del 75% è stato scelto sulla base del metodo indicato da Loblaw (2), per raggiungere la validità del livello di consenso, mentre la stratificazione del grado di accordo/disaccordo avviene con l’impiego di una scala Likert a 5 punti

Il partecipante è chiamato ad esprimere il suo grado di accordo/disaccordo su ciascuno statement selezionando il suo grado di accordo:

  • Completamente d’accordo
  • D’accordo
  • Né d’accordo, né in disaccordo
  • In disaccordo
  • In completo disaccordo
1. Graefe A. et al, Int J Forecast 2013;
2. Loblaw et al, J Clin Oncol 2012
(*) PRISMA – Preferred Reporting Items for Systematic reviews and Meta-Analyses for diagram

CARCINOMA GASTRICO

Il carcinoma gastrico rappresenta una neoplasia aggressiva con una prognosi particolarmente infausta sia per l’elevato tasso di recidive anche dopo chirurgia radicale che per la frequente presentazione in fase avanzata. La sopravvivenza a 5 anni in Europa, pari al 25%, colloca questo tumore tra quelli a peggior prognosi; in Italia, come in altri Paesi dell’Europa meridionale, la sopravvivenza a 5 anni è relativamente più elevata (32%). In Italia si stimano circa 12.700 nuovi casi di carcinoma gastrico per il 2018 e circa 10.000 decessi (1).

Escludendo i tumori della cute, nel complesso il carcinoma gastrico rappresenta circa il 4% di tutti i tumori in entrambi i sessi, è all’ ottavo posto come incidenza negli uomini (4% di tutti i tumori negli uomini) ed al nono posto nelle donne (3% di tutti i tumori nelle femmine). Con il 6% circa dei decessi il carcinoma gastrico occupa il quinto posto in entrambi i sessi. In Italia abbiamo assistito ad una costante riduzione di incidenza e mortalità sia negli uomini che nelle donne (circa -2,6%/anno e -2,8%/anno rispettivamente come variazione in incidenza e -2,4%/anno e -2,7% anno rispettivamente come variazione in mortalità) (1,2).

Esiste anche in Italia una notevole variazione geografica in incidenza. Si possono infatti distinguere aree ad incidenza più elevata (regioni centrali, incidenza 37 casi/100.000 negli uomini e 21 casi/100.000 nelle donne), incidenza intermedia (regioni settentrionali, incidenza 34 casi/100.000 negli uomini e 17 casi/100.000 nelle donne), e incidenza bassa (regioni meridionali, incidenza 24 casi/100.000 negli uomini e 13 casi/100.000 nelle donne). La mortalità tra le diverse aree geografiche italiane appare coerente con i dati di incidenza. Per i casi insorti in Italia nel periodo 2005-2009 la sopravvivenza a 5 anni risulta intorno al 32% (31% nei maschi e 34% nelle femmine) (1,2).

  • Incidenza: Nel 2022, sono state stimate circa 14.700 nuove diagnosi (uomini = 8.800; donne = 5.900)
  • Mortalità: Nel 2021, sono stimati 8.500 decessi (uomini = 5.100; donne = 3.400) Le stime per il 2022 non sono disponibili
  • Sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi: 30% negli uomini e 35% nelle donne
  • Probabilità di vivere ulteriori 4 anni condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi: 53% negli uomini e 59% nelle donne
  • Prevalenza: Sono 82.400 le persone viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore dello stomaco (uomini = 50.300; donne = 32.100)


CARCINOMA ESOFAGEO

L’elevata mortalità di un tumore relativamente raro come il tumore dell’esofago impone di incrementare gli sforzi a partire dalla prevenzione primaria, con riferimento ai principali fattori di rischio associati a tale patologia quali fumo, alcool, obesità e reflusso gastroesofageo. Le differenze nella distribuzione geografica dei principali tipi di tumore dell’esofago, carcinoma a cellule squamose (SCC) e adenocarcinoma (AC) sono da attribuire ai differenti fattori eziologici implicati nello sviluppo della malattia: consumo di bevande alcooliche e abitudine al fumo per il carcinoma squamoso, malattia da reflusso e obesità per l’adenocarcinoma e ciò spiega l’incremento di incidenza dell’adenocarcinoma dell’esofago nel mondo occidentale; ad oggi infatti, in molti Paesi dell’Unione Europea, l’adenocarcinoma ha superato lo squamoso diventando l’istotipo maggiormente rappresentato. Gli elevati tassi di mortalità riflettono inoltre l’aggressività di entrambi gli istotipi principali e la necessità di nuove e più efficaci strategie terapeutiche. La pianificazione condivisa di un percorso diagnostico/terapeutico del carcinoma dell’esofago non può prescindere da una valutazione multidisciplinare (chirurgo dedicato alla patologia, oncologo medico, radioterapista, endoscopista, anatomopatologo, nutrizionista) che possa offrire al paziente le maggiori possibilità di controllo della patologia e, quando possibile, di guarigione (1)

  • Incidenza: Nel 2020, sono state stimate circa 2.400 nuove diagnosi (uomini = 1.700; donne =700). Le stime per il 2022 non sono disponibili
  • Mortalità: Nel 2020, sono stati stimati 1.900 decessi per tumori dell’esofago disponibili
  • Sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi: 13% negli uomini e 22% nelle donne
  • Probabilità di vivere ulteriori 4 anni condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi: Stima non disponibile
  • Prevalenza: Sono 7.100 le persone viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore dell’esofago (uomini = 5.100; donne = 2.000)

(1) Associazione Italiana di Oncologia Medica AIOM. I numeri del cancro in Italia 2022

(2) Linee guida AIOM 2020 NEOPLASIE DELLO STOMACO E DELLA GIUNZIONE ESOFAGO-GASTRICA